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Il sesamo biologico di Ispica
Una storia di eccellenza.
È in Sicilia, un luogo baciato dal sole, in un piccolo paese in provincia di Ragusa, che è iniziata la loro storia e quella del Sesamo di Ispica.
È una passione coltivata nel tempo, nata dal desiderio di seguire le orme del padre, mani esperte che li accompagnano quotidianamente nella realizzazione di un prodotto raffinato, di alta qualità, intimamente legato al territorio.
È l'amore per la terra, la voglia di raccontare la propria storia oltre il mare e la convinzione che i mestieri con l'uomo al centro siano ancora possibili, che li spinge ogni giorno a lavorare con umiltà, cercando di preservare le qualità e il valore aggiunto del Sesamo di Ispica biologico, nel pieno rispetto della natura.
La loro famiglia si è sempre dedicata con professionalità e dedizione alla coltivazione del sesamo, fin dagli anni Sessanta. Un lavoro minuzioso e attento che sopravvive ancora oggi grazie alle tecniche e alla passione tramandate di padre in figlio. Una tradizione familiare, tramandata di mano in mano, arricchita dal contributo di mani più giovani che la mantengono viva con grande impegno.
Presidio Slow Food
Riconosciuto nel 2016
Il Sesamo di Ispica appartiene alle varietà leggere e si distingue per il colore ambrato scuro e il gusto unico. Non contiene glutine, quindi è utile ai celiaci come fonte di proteine, e anche vegetariani e vegani ne fanno largo uso.Inoltre, grazie al non utilizzo di pesticidi nella coltivazione, all'essiccazione del prodotto in campo aperto e all'utilizzo di tecniche antiche e tradizionali, la composizione del Sesamo di Ispica biologico è ricca di nutrienti, fibre e minerali benefici, come ferro, magnesio, calcio, fosforo, potassio, sodio e selenio.
Nel corso degli anni, la produzione di Sesamo di Ispica ha subito un forte calo a causa della raccolta molto laboriosa e della forte concorrenza del prodotto importato da altri Paesi. Tuttavia, seminandolo e riseminandolo in piccole quantità, la nostra famiglia è riuscita a conservare nel tempo il seme originario, che nel 2016 è stato riconosciuto come Presidio Slow Food.